La vita di chi resta, di Matteo B. Bianchi
Non credo nei libri necessari, credo però nelle storie che pur non dando risposte ai grandi quesiti della vita – peraltro per ricevere risposte bisognerebbe sapere bene che domande porre, e spesso questa è la parte più complicata – guardano dentro le emozioni e le portano a galla con profonda lealtà.
Leggendo La vita di chi resta, di Matteo B. Bianchi, in libreria per Mondadori, ho pensato in continuazione che alla sincerità dell’autore dovesse corrispondere quella del lettore: se al primo si deve la scelta di raccontare una vicenda personale complessa, al secondo spetta il ruolo di aprirsi a qualunque tipo di emozione a prescindere che si tratti di empatia, di compassione, di smarrimento o di qualsiasi altra sensazione.
Diversamente non credo si coglierebbe appieno il senso più intimo di queste pagine.
Sono passati 25 anni da quando Matteo B. Bianchi ha trovato, nell’appartamento che condividevano fino a poco tempo prima, il corpo del suo ex compagno, S., che si è tolto la vita. Sono passati 25 anni di ferite, tentativi di andare avanti, momenti di gioia, ricadute, voglia di fare i conti col passato, l’impossibilità di far tornare questi conti, successi, cadute, sopravvivenza, vita. E questa è la storia di tutti questi anni, e di come si sopravvive.
La vita di chi resta
La vita di chi resta, è sempre quella più complicata. Perché tocca fare i conti col dolore, col senso di colpa e soprattutto coi ricordi che emergono all’improvviso e travolgono come la più violenta delle mareggiate. Per i ricordi non c’è rimedio, arrivano nella loro bellezza e nella loro drammaticità senza chiedere il permesso, senza lasciare un piccolo spazio per mettersi al riparo e poter ricominciare a respirare. Chissà se questo riparo, per Matteo B. Bianchi è in questo libro, e chissà quanti respiri ci sono stati, di paura e di sollievo, in tutti questi anni; non siamo noi che leggiamo a dover dare risposta alle domande che gli appartengono, ma siamo noi sentirci un po’ meno soli per questo pezzo di vita condiviso che, se anche non ci riguarda direttamente nei fatti, ci riguarda come esseri umani in relazione tra loro.
Matteo B. Bianchi, La vita di chi resta, Mondadori, 2023, pp. 252, euro 18.50
Matteo B. Bianchi ha pubblicato diversi romanzi. Per sette anni è stato autore del programma quotidiano Dispenser di Radio Due RAI. Attualmente è uno degli autori dello show televisivo Very Victoria, in onda su MTV. Insieme al regista Max Croci ha realizzato sei cortometraggi: Volevo sapere sull’amore, Cheesecake, Golden Hays, Babbo a spillo, Vedo cose e Castigo divino (gli ultimi cinque prodotti da Sky Cinema). Scrive su Linus, Rolling Stone e D di Repubblica e dirige on-line la sua personale rivista di narrativa ‘tina. Nel 2023 pubblica per Mondadori, La vita di chi resta.