Città in fiamme, di Don Winslow
Noir Side,  recensioni

Città in fiamme, di Don Winslow

Città in fiamme, di Don Winslow

Sono mesi che tento di rientrare in possesso del mio account Twitter, che è stato violato, e uno dei motivi che mi spingono a insistere nel riaverlo è che non voglio rinunciare ai cinguettii di Don Winslow, veri e propri trattati di storia americana contemporanea contenuti in 280 caratteri di intelligenza, conoscenza e ironia. Caratteristiche che si trovano anche nei suoi libri, e che in Città in fiamme sono espressi all’ennesima potenza.

In libreria per HarperCollins da oggi, Città in fiamme è il primo volume di una trilogia che pare chiuderà la produzione letteraria dello scrittore newyorchese, ma siccome non sono ancora pronta a pensare a questa eventualità provo a concentrarmi sul libro, un poliziesco che racconta la mafia americana nel Nordest degli Stati Uniti dove ritrovo la cifra di Winslow che amo di più, ovvero la lucidità nel raccontare, senza fare sconti, la spietatezza che talvolta appartiene agli esseri umani. Poter sbirciare dall’altra parte, dove capitano cose che sembrano lontanissime da quella che si considera la normalità, e farlo guidati da un autore che conosce perfettamente quello di cui scrive, è un’opportunità straordinaria per conoscere meglio le dinamiche che muovono il mondo e che pare vadano vanno ricercate nell’antichità.

Città in fiamme

Winslow infatti trova nell’Iliade di Omero e nell’Eneide di Virgilio gli spunti per narrare questa vicenda criminale, e la guerra tra Achei e Troiani scatenata dal rapimento di Elena diventa in Città in fiamme quella che prende vita negli anni Ottanta tra due schieramenti mafiosi di Providence, New England: da una parte ci sono gli irlandesi agli ordini di John Murphy che controllano i moli del porto di Dogtown, dall’altra gli italiani di Pasco Ferri, che gestiscono invece il racket di Federal Hill. Nel mezzo, nei panni della moderna Elena, c’è Pam Davies, che dalle braccia di un boss italiano finisce dritta in quelle di Liam, uno dei figli di Murphy, compromettendo il fragile equilibrio creato negli anni tra le parti.

Si cerca la mediazione, ma la sete di vendetta prevale sul buonsenso e la guerra di potere e di sangue è inevitabile. Italiani e irlandesi sono gli uni contro gli altri, e Tocca a Danny Ryan, figlio di un boss irlandese col vizio dell’alcol e sposato con una Murphy, il ruolo del negoziatore.

Danny, che è il nostro Enea, si trova al centro del conflitto: amico di Liam ma non del tutto in contrasto con gli italiani, suo malgrado diventa il perno attorno al quale si muovono gli eventi. Suo malgrado perché lui questo ruolo non lo vuole e anzi, il suo desiderio più grande è quello di lasciare la città con sua moglie e vivere lontano da queste faide.

La domanda è: un guerriero può abbandonare la battaglia? Che si guardi ai poemi epici o ci si immerga nell’attualità di questo poliziesco, la risposta è la stessa. A voi trovarla.

Senza ombra di dubbio questo è uno dei migliori titoli di Winslow, uno di quelli che non lascia respiro, pace e tantomeno possibilità di redenzione. Tradotto con sapienza e amore da Alfredo Colitto, dovrebbe davvero stare sulle vostre librerie. Questo è il mio consiglio.

Winslow, Don, Città in fiamme, HarperCollins, 2022, traduzione di Alfredo Colitto, pp. 544, euro 22,00

Don Winslow è autore di molti romanzi che lo hanno consacrato come uno dei nuovi maestri del crime e del noir contemporanei.
Einaudi Stile libero ha pubblicato, tra gli altri, L’inverno di Frankie Machine (2008), diventato un vero e proprio caso letterario, Il potere del cane (2009), La pattuglia dell’alba e La lingua del fuoco (2010), Le belve (2011, stesso anno in cui esce Satori, per Bompiani), da cui Oliver Stone ha tratto l’omonimo film. Nel 2012, sempre per Einaudi Stile libero, è uscito I re del mondo, prequel di Le belve. L’anno successivo esce Morte e vita di Bobby Z, da cui è stato tratto il film Bobby Z – Il signore della droga, diretto da John Herzfeld con protagonisti Paul Walker, Laurence Fishburne e Olivia Wilde. 
Un nuovo ciclo, che vede protagonista l’investigatore Franck Decker, è stato inaugurato nel 2014 con Missing. New York (Einaudi Stile Libero). Nel 2015 esce Il cartello (Einaudi); nel 2016, London Underground, il primo romanzo, di una serie di cinque, che ha come protagonista Neal Carey e L’ora dei gentiluomini (Einaudi). Tra le altre pubblicazioni si ricordano: Corruzione e Nevada connection (Einaudi 2017), Lady Las Vegas (Einaudi 2018), Broken (HarperCollins 2020) e Ultima notte a Manhattan (Einaudi 2021), Città in fiamme (Harper Collins 2022).
L’autore ha ricevuto nel 2012 il prestigioso Raymond Chandler Award, il premio letterario istituito da Irene Bignardi nel 1996 in collaborazione con il Raymond Chandler Estate dedicato alla scrittura noir che ogni anno laurea un maestro del genere.

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