Con i denti, di Kristen Arnett
“Dobbiamo parlare” è probabilmente l’inciso più temuto dal genere umano; incute terrore e fa rivivere tutta la vita in un momento alla ricerca di quello che si può aver detto o fatto di sbagliato, con la consapevolezza che se nulla di sbagliato è stato detto o fatto, si tratterà comunque del lasciapassare a qualcosa che con ottimismo si potrebbe definire spiacevole.
Quando Sammie legge sullo schermo queste due parole scritte dalla moglie Monika, sa che si deve preparare a un confronto dal quale uscirà sconfitta, perché si sente speso così, sopraffatta dall’autorità, dal ruolo sociale e dalla bellezza della donna con la quale ha messo su famiglia.
Dobbiamo parlare. Una frase pensata non per avviare un dialogo, ma per concluderlo, Sebbene implicasse un invito a partecipare alla conversazione, in realtà significava che l’altra persona aveva già preso una decisione
Con i denti
Sammie e Monika hanno avviato un progetto di vita comune quando hanno deciso di sposarsi e avere un figlio. Se l’una, Monika, avvocata di successo, è deputata principalmente ad assolvere il compito di sostentare economicamente la famiglia, l’altra, Sammie, lavora part time e da casa per seguire la crescita di Samson, un bambino che fin dai primi anni di vita ha fatto capire che no, non sarebbe stato semplice avere a che fare con lui.
Il binocolo del narratore è puntato principalmente sulla figura di Sammie, che diventa tanto più interessante quanto più emergono le sue fragilità che poi, a guardarle bene e con le dovute specifiche, sono quelle di tutti. Ciò che emerge con più forza è il suo tentativo di comprendere Samson e le dinamiche che lo spingono a muoversi nel mondo come se fosse sempre alla ricerca di un modo per farle del male e ancor peggio di farsi del male.
E se invece non si trattasse di farsi del male? Se la questione non fosse cercare di ferirsi, ma semplicemente di procedere nella vita con gli strumenti che si hanno a disposizione? La chiave di lettura che rende particolarmente interessante questo romanzo, che a tratti è davvero spassoso e in altri profondamente triste, è esattamente quella che ci mette di fronte alla quotidianità, e al modo in cui cerchiamo di portare a casa una giornata dopo l’altra, in qualunque caso e in qualunque modo.
Di Con i denti, cui devo l’uscita dal tunnel del sonno del lettore che mi aveva colpita negli ultimi due mesi, consiglio tantissimo la lettura soprattutto a chi si sente estraneo alle dinamiche relazionali. Così, giusto per dare una sbirciatina a quello che accade altrove e sentirsi finalmente meno strani.
Arnett, Kristen, Con i denti, Bollati Boringhieri, 2023, traduzione di Benedetta Gallo, pp. 288, euro 18,00
Kristen Arnett è un’autrice e saggista statunitense. Laureata in biblioteconomia alla Florida State University, è stata bibliotecaria al Rollins College e colonnista per Literary Hub. Il suo romanzo d’esordio Mostly Dead Things (2019) è entrato nella classifica dei bestseller del «New York Times» ed è stato finalista al Lamba Literary Award. Nel 2023 Bollati Boringhieri pubblica il romanzo, Con i denti.