Dentro la gabbia, di Stefano Cosmo
A molti sarà capitato di transitare da Marghera per raggiungere Venezia, e molti l’avranno vista come un non luogo, uno di quei posti dove la vita è stata mangiata dal lavoro che lì, in quell’ultimo tratto di terraferma prima della Laguna, ha le sembianze del porto.
A quei molti consiglierei di parcheggiare l’auto o scendere dal treno, guardarsi intorno e fare due chiacchiere con la gente del posto; così, giusto per farsi travolgere dalla vita che si pensava perduta, e per restituire al luogo la plasticità che gli appartiene prima di farsi abbagliare dalla maestosità veneziana.
Il Barba conosce bene quei luoghi che sono i suoi, quelli dove è cresciuto, si è formato ed caduto molte volte prima di decidere di andarsene via lasciandosi alle spalle una storia di quelle difficili da raccontare.
Il Barba, all’anagrafe Moreno Zanon, è un lottatore professionista di arti marziali miste – MMA -, uno sport da contatto che si combatte dentro una gabbia e nel quale quasi ogni colpo è permesso, e che ha perfezionato durante lunghi viaggi in giro per il mondo prima di scegliere di ritornare a Marghera, dove tutto è cominciato.
Dentro la gabbia
Moreno ha in calendario un incontro importante col campione del mondo, e in questa sfida che sta preparando col suo preparatore atletico che è anche una delle poche persone di cui si fida ciecamente, ripone tutte le speranze per una vita diversa, finalmente libera da fantasmi e da preoccupazioni.
A sostenerlo c’è anche Lili, la donna che ama da sempre nonostante sia la compagna di suo fratello, e con la quale vorrebbe costruire il futuro. Però certe volte per guardare avanti bisogna tornare a immergersi in ciò che è stato, e il Barba lo capisce quando direttamente dal passato riprede corpo la figura del maresciallo Di Ciolla, che gli comunica che il fratello è stato accoltellato in carcere per aver contratto un debito con un esponente della Mala del Brenta che gestisce un giro di scommesse clandestine.
Tocca risanare il debito, perché col fratello c’è una vecchia storia in ballo, e così Moreno entra in un circuito di combattimenti illegali attorno ai quali girano molti soldi e molti individui che contano in certi ambienti. In poco tempo il Barba capisce che in quel giro oltre alla gabbia dei lottatori ce ne sono molte altre, invisibili, non per questo meno pericolose.
Si apre una storia di ricatti, trattative, sfruttamento e clandestinità che non è solo quella delle scommesse.
Se è vero che nei noir si cerca il perché delle cose, Dentro la gabbia è certamente un noir a pieno titolo. E se è vero che il mondo letterario è saturo di personaggi seriali – come il Barba si auspica sarà -, è anche vero che quando un autore riesce a creare figure che offrono uno sguardo obiettivo sull’agire umano, la sensazione è quella di poter respirare meglio. Penso che Stefano Cosmo abbia messo dentro questa storia la verità e l’aria di cui sopra, e di questo gli sono profondamente grata.
Cosmo, Stefano, Dentro la gabbia, Marsilio, 2023, pp. 256, euro 17,00
Stefano Cosmo è nato nel 1982. Laureato in diritti umani, dal 2007 lavora nel sociale come operatore di strada in un progetto che si occupa di vittime di tratta. Ha fatto parte del Collettivo Sabot, diretto da Massimo Carlotto. È tra gli autori di Padre nostro (Rizzoli 2014) e ha scritto vari racconti pubblicati da quotidiani locali e nazionali. È un appassionato praticante di sport da combattimento.